Dotarsi di una
metodologia di ricerca, oppure ricondurre tutti i lavori di ricerca all’interno di un percorso in qualche modo “
standardizzato”, in grado di garantire risultati finali ben definiti, potrebbe essere un passaggio obbligato verso una sorta di “
certificazione di qualità” della Fondazione.
Il criterio metodologico e organizzativo delle ricerche promosse dalla Fondazione si fonda sull’elaborazione di un programma preciso.
Ogni programma fa riferimento ad un quadro concettuale chiaro, definito e autonomo, prevede una durata ben determinata e, nel corso della sua evoluzione può incrociare o dare esso stesso vita a nuovi programmi. La realizzazione di sinergie fra i programmi è frequente.
In tale modo la Fondazione è in grado di gestire al meglio le proprie risorse professionali ed umane, avvalendosi di uno
staff permanente interno e di una rete di
collaboratori esterni, singoli studiosi o Istituti, in Italia, in Europa e in molti altri paesi.
La rete di collaboratori viene così modellata e rinnovata in relazione all’evoluzione dei programmi di ricerca.
Dal punto di vista dell’approccio alla ricerca, poi, la
Fondazione Courmayeur Mont Blanc si pone da sempre di fronte all’attività scientifica con un atteggiamento
multidisciplinare e con un
approccio internazionale. Multidisciplinare in quanto l’approccio all’attività scientifica si pone su diversi livelli di approfondimento tendenti ad abbracciare più di una disciplina; internazionale in quanto sensibile al dialogo con realtà culturali, scientifiche e sociali poste al di fuori dei confini nazionali.
La programmazione generale delle attività di ricerca, infine, è affidata al
Comitato Scientifico ed al
Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, che definiscono un programma pluriennale ed un programma annuale. Il Consiglio d’Amministrazione dovrà, inoltre, definire le risorse economiche necessarie per realizzare le attività previste e le modalità per reperirle.
Questa strutturazione dovrebbe permettere, da una parte, di essere più operativi e, dall’altra, di ovviare ai problemi classici legati ai settori della ricerca: la carenza di programmazione e coordinamento, la difficoltà a trasferire i risultati della ricerca nella società, la carenza di meccanismi di valutazione dei risultati, delle istituzioni e dei singoli ricercatori.